parete verde verticale
29
Giu

Sistemi per il verde verticale: LCA comparativa

Katia Perini, Marc Ottelé

L’inverdimento dell’involucro architettonico offre l’opportunità di combinare natura e spazio costruito e, di conseguenza, di migliorare le condizioni ambientali in ambito urbano. I principali benefici connessi all’uso di facciate verdi sono di tipo economico, sociale e ambientale, come la riduzione dei gas a effetto serra (emissioni), l’adattamento ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria e delle condizioni di comfort interno ed esterno, l’aumento della biodiversità e la riduzione dell’inquinamento acustico (Ottelé et al., 2010, Minke eWitter, 1982; Peck, 1999; Pal et al., 2000).

A partire dai rampicanti piantati alla base delle facciate sono diversi i sistemi attualmente diffusi per il verde verticale. Questi possono essere classificati in facciate verdi e living wall system (noti anche come giardini verticali), distinguibili essenzialmente per la tipologia di coltivazione, nel primo caso su substrato organico e nel secondo con coltivazione idroponica (Köhler, 2008).

Le facciate verdi sono costituite da rampicanti ancorati direttamente alla facciata da inverdire (diretti) o supportati da cavi o reti metalliche (indiretti), in alcuni casi in combinazione, cioè abbinati a contenitori, vasche, fioriere, ecc; parlando invece di living wall system (LWS) si fa riferimento a sistemi prevegetati,modulari e non, che permettono la coltivazione di specie su diversi supporti organici o inorganici (feltro, perlite, ecc.) e dotati di un sistema computerizzato per la distribuzione di sostanze nutritive e di acqua (Dunnet, Kingsbury 2004).

L’obiettivo di questa life cycle analysis (LCA) è di valutare gli aspetti ambientali associati alla realizzazione (l’impatto di materie prime, fabbricazione, trasporto),mantenimento e dismissione di 1 m² di facciata con quattro sistemi per il verde verticale confrontati con la stessa facciata (chiusura verticale tradizionale in mattoni) non inverdita. La valutazione dell’impatto ambientale viene messa in relazione con il risparmio energetico per riscaldamento e condizionamento ottenibile con i sistemi oggetto dell’analisi.

I sistemi per il verde verticale, oltre a schermare l’irraggiamento solare, possono fornire un isolamento extra all’involucro edilizio (Minke e Witter, 1982) riducendo il flusso del vento intorno e sulle superfici inverdite; come dimostrato da Perini et al. (2011), infatti, grazie a quest’effetto il coefficiente di resistenza esterno può essere eguagliato a quello interno. La capacità di raffrescamento è dimostrata da diversi studi. Le misurazioni sul campo effettuate in Germania da Bartfelder e Köhler (1987) mostrano una riduzione di 2-6 °C della temperatura superficiale in corrispondenza di uno strato di vegetazione. Per l’area mediterranea i dati ottenuti mostrano una riduzione delle temperature superficiali fino a 10,8 °C (Eumorfopoulou e Kontoleon, 2009), ed infine, Alexandri and Jones (2008) hanno stimato, grazie ad una simulazione, una riduzione della temperatura dell’aria in un canyon urbano con le superfici verticali inverdite di 4,5 °C per il clima mediterraneo e 2,6 °C per il clima temperato. (…)

⇒ l’approfondimento continua sul numero 30 de ilProgettoSostenibile

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