La copertura a verde come sistema di gestione delle precipitazioni meteoriche
Elena Giacomello
Il ciclo idrologico negli ambienti antropizzati è significativamente alterato dallo sfruttamento della risorsa idrica operato dall’uomo: l’acqua viene prelevata dal sottosuolo e distribuita attraverso gli acquedotti per tutti gli usi civili, agricoli, industriali e domestici.Oltre all’estrazione vera e propria anche l’urbanizzazione del territorio contribuisce in modo sostanziale a modificare la circolazione dell’acqua. L’urbanizzazione implica l’artificializzazione del suolo, di cui una delle principali ricadute è l’impermeabilizzazione della sua superficie: nelle aree costruite, infatti, la maggior parte delle superfici orizzontali risulta “compartimentata”, cioè incapace di scambiare acqua e aria con l’atmosfera. Non solo le strade, i parcheggi, i percorsi pedonali,ma anche le coperture sono superfici realizzate con materiali e tecniche costruttive “sigillanti”.
L’impermeabilizzazione – l’uso del suolo – è quindi un’operazione costruttiva che produce una serie di effetti negativi che coinvolgono in prima battuta proprio le vie dell’acqua. Man mano che la percentuale di impermeabilizzazione del suolo aumenta il bilancio idrologico varia: al crescere del deflusso superficiale corrisponde una diminuzione dell’infiltrazione e dell’evaporazione.
L’aumento del deflusso superficiale, causato dalle deviazioni dei percorsi dell’acqua operate dalle superfici impermeabili, genera una lunga serie di effetti negativi per l’ambiente urbano: la mancata filtrazione delle piogge inquinate compiuta dagli strati microbiologicamente attivi del suolo, l’abbassamento del livello delle falde (già eccessivamente sfruttate), il sovraccarico ai sistemi di trattamento delle acque, l’incremento delle portate e della velocità di scorrimento dei corpi idrici recettori, l’accentuazione dell’effetto isola di calore e un complessivo dissesto idrogeologico dei bacini idrografici.
Dato il carattere di sostanziale irreversibilità dei processi di urbanizzazione, il fenomeno dell’infiltrazione può essere in parte ripristinato attraverso l’introduzione di superfici infiltranti nelle aree costruite. La copertura a verde è un elemento tecnico orizzontale in grado di operare proprio in tal senso: la capacità di ospitare la vegetazione in quota implica, infatti, la presenza di due componenti fondamentali per le piante, ossia la terra e l’acqua. Riproducendo così alcune delle caratteristiche di un suolo naturale, la copertura a verde rappresenta un sofisticato dispositivo di gestione idrica, essendo al contempo un sistema di impermeabilizzazione e un bacino di raccolta d’acqua collocato fuori terra. (…)
⇒ l’approfondimento continua sul numero 30 de ilProgettoSostenibile
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